Descrizione
CAMOLE DEL MIELE
La camola del miele (Galleria mellonella LINNAEUS, 1758) è un lepidottero appartenente alla famiglia Pyralidae infestante degli alveari di Apis mellifera.
La larva pesa 0,5 gr e può raggiungere i 3 cm di lunghezza ed è di color bianco panna con la testa color marrone. Risulta molto appetibile anche per gli animali inappetenti grazie al gusto dolciastro derivato dal miele di cui si nutre e dalla loro consistenza soffice. Si possono mantenere a 10 C° per circa due settimane,
il loro ciclo vitale può durare circa 6/7 settimane a livelli di temperatura e umidità idonei e si suddivide in tre stadi quali: uovo, crisalide e falena adulta.
La vita di una larva dura circa 20/40 giorni e durante le prime fasi di questo stadio mangiano tanto e ingrassano rapidamente, mentre dopo un paio di settimane cominceranno ad essere più tranquille e sedentarie e quel punto comincerà la trasformazione in crisalide. Questo stadio può avere una durata differente a seconda della temperatura in cui vengono stabulate ma tendenzialmente può durare da una settimana a due mesi. Dalle crisalidi esce infine una piccola falena la cui vita è molto breve (una settimana) e il cui unico scopo è quello di riprodursi e deporre le uova (circa 250 uova al giorno).
La camola del miele viene stabulata per mezzo di strutture verticali comunemente definiti rak con all’interno un substrato ad alto contenuto di zuccheri formato da avena mista a miele. È un insetto fotofobo e pertanto va mantenuto al buio e per salvaguardare il suo benessere è necessario mantenere il substrato carico di zuccheri a un livello di temperatura e umidità idonei in quanto un elevato livello di umidità potrebbe causare la crescita di muffe e batteri.
Pur essendo un insetto infestante viene molto impiegato nella pesca sportiva e come premio per diverse specie di rettili. Inoltre è stato riscontrato da recenti studi come la somministrazione della camola del miele nelle sue prime settimane di vita, se fornito agli uccelli insettivori, possa conferire maggiore qualità all’uovo dell’uccello stesso, in particolare nella quaglia.
Infine è stato scoperto che le larve della Galleria mellonella sarebbero capaci di degradare in maniera naturale il polietilene, costituendo così una ipotesi di sviluppo per nuove tecniche di smaltimento rifiuti in plastica.
