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La polvere di grillo è il prodotto proteico del futuro,
da inserire nella composizione dei principali alimenti (pasta, pane e biscotti…)

Valori nutrizionali

La Farina di Grilli è composta al 100% da grilli essiccati e macinati in una polvere ad alto contenuto proteico. I grilli hanno uno straordinario valore proteico del 69%, a differenza delle proteine ​​vegetali, si tratta di proteine ​​complete di alta qualità, contenenti tutti gli amminoacidi essenziali.
I grilli sono una fonte ricca di fibre e minerali come il Calcio e il Ferro (oltre il doppio di ferro rispetto agli spinaci), di vitamina B12 (una vitamina carente nella dieta vegetariana e vegana) e di acidi grassi omega 3.

Sapore ed utilizzi

Crederete che la farina di grillo non abbia un buon gusto, invece vi state sbagliando! Ha un sapore simile alla nocciola, quindi si amalgama bene con tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati. Ideale per pane, crackers, biscotti e torte!
Un nostro consiglio è quello di miscelare la farina tradizionale con il 10% di farina di grilli.
Potete anche aggiungerla frullati e mix per aumentarne il valore proteico o unirla a creme e salse per intensificarne l’aroma.

Torta di farina di grilli

“Purtroppo sul territorio nazionale la vendita di insetti per l’alimentazione umana non è ancora consentita, abbiamo inviato tutti i dati analitici riferiti alla salubrità dei nostri insetti, direttamente all’Unione Europea. Confidiamo nella liberalizzazione alla vendita entro fine 2021(Art. 10 del Reg. UE 2283/2015 sui Novel Food, numero domanda: 2020/1860)”

La farina di grillo è eco-sostenibile: basta pensare che servono 1,7 kg di mangime per produrre un chilo di grilli, mentre per ottenere un chilo di carne di bovino ne servono ben dieci!

BOVINI

100%

GRILLI

17%

Hai sempre mangiato insetti senza saperlo!

Hai presente il colorante alimentare ROSSO?
La cocciniglia è un colorante ricavato dall’omonimo insetto appartenente alla famiglia della coccoidea, in particolare dalle femmine della specie Dactylopius, Dactylopius coccus e della specie Kermes vermilio. L’acido carminico, che è la molecola colorata, può essere estratto anche da batteri modificati a tale scopo..Aveva la scritta E120..e si trovava generalmente il alcolici come l’alkermes, bitter e aperitivi famosi…
Dato l’elevato costo, ultimamente viene spesso sostituita da coloranti o miscele di coloranti di origine sintetica come E122, E124, E150, E129 nei prodotti alimentari commerciali (obbligatoriamente elencati in etichetta come additivi alimentari con la relativa sigla europea).
Se, anche sotto forma nascosta, l’idea continua a non piacervi, sappiate che a nostra insaputa mangiamo già circa 500 grammi di insetti l’anno “nascosti” nelle preparazioni agro-alimentati, nelle marmellate, nei succhi di frutta, senza dimenticare le larve della mosca che si trovano nelle ciliegie d’estate…

10
volte in meno di metano
300
volte in meno di protossido di azoto

Tale sistema aiuterà a contrastare la fame nel mondo: gli insetti sono infatti ricchi di proteine, vitamine e minerali. Inoltre, consumare Grilli aiuterà a mitigare l’inquinamento. Come fanno notare Van Huis e colleghi, il bestiame occupa il 60% dei terreni agricoli mondiali e genera il 20% di tutti i gas serra del pianeta. Diversamente, l’allevamento d’insetti produrrebbe meno gas serra: 10 volte meno metano, 300 volte meno protossido d’azoto.

Per quanto strana ad occhi occidentali, l’idea di menù a base d’insetti sta venendo discussa con interesse nel mondo scientifico. Tale progetto è stato al centro di una riunione della Royal Entomological Society britannica, mentre le FAO sta seriamente pensando ad una “rivoluzione del genere” su scala globale.
Fnt: Damian Carrington, “Insects could be the key to meeting food needs of growing global population”, The Observer, 1/08/010 Matteo Clerici

2000
di insetti commestibili nel mondo

Ma quali sono gli insetti commestibili? Niente panico, sono “solo” 2000 le specie ad oggi considerate ottime da mangiare sulle milioni di specie recensite e i produttori stanno iniziando ad “attaccare” il mercato solo su quelle generalmente considerate più appetibili. Di solito sono disponibili sotto forme di farine o mixati nei biscotti.

Ad oggi, gli insetti suscitano soprattutto un po’ di disgusto ed evocano (a torto!) mancanza di igiene nella maggior parte degli occidentali, ma la crisi alimentare arriva a dare una bella sveglia alle abitudini tradizionali.
Sin dal 2013 la FAO ha sostenuto che l’allevamento ed il consumo d’insetti su grande scala potrà metter fine a tutta una serie di problemi ambientali , con il continuo aumento della popolazione (più di 9 miliardi di persone da qui al 2050), sarebbe bene iniziare a chiedersi come riuscire a nutrirle tutte.

3
di persone che mangiano insetti nel mondo

Se l’entomofagia sembra attualmente limitata ai giramondo più avventurosi, si sappia che quasi 3 miliardi di individui sul pianeta terra mangiano insetti e, anche se gli Europei ogni tanto se lo scordano, i loro antenati non esitavano ad immergere le mani dentro un sacco pieno di grilli, locuste e maggiolini: Greci e Romani li gustavano regolarmente così come i nostri avi, almeno fino al Medioevo.

L’idea di diventare entomafagi si sta pian piano concretizzando e già molti chef hanno iniziato a testare nuove ricette a base di grilli o bachi da seta. Più che una moda insolita è una tendenza che potrebbe crescere e dare una mano a mondo.

Numero di persone che mangiano insetti nel mondo

Mappa Insetti cibo

Noi della I.C.F. pensiamo che, se cibo dovrà essere,
anche in questo settore, il made in Italy avrà una marcia in più

Formazione e consulenza

Il valore più grande della nostra azienda è sicuramente la Conoscenza: come si allevano su scala industriale gli insetti, come interfacciarsi sul futuro mercato, quali sono i primi passi da compiere e ancora: ricerca, leggi e normative!

Contattaci su: ricerca@italiancricketfarm.com, capiamo insieme le tue esigenze e delineiamo un pacchetto formativo, che culmini con la visita al più grande allevamento di insetti d’Italia.